Archive for the ‘cucina’ Category

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Un muffin venuto dal Ticino

settembre 21, 2010

Oggi è giornata di muffin e ho voluto improvvisare una ricetta con ingredienti nostrani che avevo in giro per casa:

Muffin m(i)ele e noci
per 12 muffin grandi

. 350 grammi di farina
. 1 bustina di lievito
. 120 grammi di zucchero di canna
. 1 manciata generosa di noci raccolte sotto casa, più un paio per decorare
. 2 uova
. 2 dl di latte
. 3 cucchiai abbondanti di yoghourt ticinese nature
. 50 gr di burro (o olio di semi)
. 1 mela nostrana acidula, più uno spicchietto per decorare ogni muffin
. 1 cucchiaino di miele millefiori ticinese, più tre per “glassare”

In una ciotola mettere gli ingredienti secchi e in un’altra mischiare quelli umidi, poi miscelare i due composti. Distribuire nelle formine e decorare con noci, mele e miele. Infornare nel forno preriscaldato e cuocere 15-20 minuti.

(per diventare miss Ticino mancava solo di scrivere questa ricetta in dialetto e serom a posct)

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Venerdì

dicembre 24, 2008

“Elia, prova un po’ questa torta, è la prova per il dolce di Natale.”
“… da quand’è che ci si può sposare? Diciotto anni?”
“Ehm… no, 16…”
“Bene, il 30 aprile dell’anno prossimo allora ci vediamo in chiesa.”

…tenerezza.

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I have a role model, I do I do

ottobre 26, 2008

Need to ask why? Because.

‘I like an animal. Hairy back, hairy everywhere,’ she said. ‘I don’t understand why a woman would want to be with a hairless man. If I was going to go for someone smooth, I may as well be a lesbian.’

E poi questa intervista in cui dice:
I feel that if someone doesn’t like eating i probably wouldn’t want to have sex with them.

And, she’s 48 and looks like this

Eccheccazzo.

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Chocolate Chip Cookies

agosto 11, 2008

Trascrivendo direttamente da uno dei video della Lawson (non vedo l’ora di provarli).
C’è da dire che la cara Nigella non è propriamente precisa (mai) e a volte non comunica neppure l’esatto ammontare degli ingredienti, quindi sono andata un po’ a naso per alcune cose.

Ingredienti per 12 biscotti:
– 300 gr di cioccolato
– 120 gr di burro
– 75 gr di “brown sugar” (uno zucchero scuro e sabbioso usato parecchio in Inghilterra, che non ho idea di dove si potrebbe trovare qui…)
– 50 gr zucchero
– 150 gr farina
– 30 gr cacao
– 1 cucchiaino bicarbonato di soda
– 1/2 cucchiaino sale
– 1 cucchiaino essenza di vaniglia
– 1 uovo
– 2 pacchetti di chocolate chips (non so quanti grammi siano, immagino 200)

Preparazione:
Preriscaldare il forno a 170°C.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Mescolare il burro morbido con lo zucchero.
In una scodella, mescolare gli ingredienti secchi: farina, cacao, soda e sale.
Aggiungere l’essenza di vaniglia e il cioccolato al composto di burro e zucchero, e poi un uovo freddo (Nigella lo sottolinea :D).
Incorporare gli ingredienti secchi agli altri e poi le chocolate chips.
Nigella usa un cucchiaio da gelato per formare delle palline piuttosto grosse di massa, più o meno come una pallina da golf. Tenete conto che i biscotti diventano larghi, metteteli quindi a distanza uno dall’altro, preferibilmente cuocetene 6 alla volta, per 18 minuti.

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Crush of the week #3

aprile 10, 2008

Questa settimana è Nigella Lawson, probabilmente la cuoca più sexy del momento

Il consiglio è però quello di sentirla parlare in uno di suoi video, perché la sua voce è se possibile ancora meglio dei suoi piatti.

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E il sogno realtà diverrà…

aprile 5, 2008

Oggi ho fatto finalmente due delle ricette che desideravo da tempo fare: i brownies e il Moelleux au chocolat. Il Moelleux è praticamente un infarto fatto di cioccolata, mentre i brownies piacciono sempre a tutti (e a me in particolare) ma non avevo mai provato a farli. Beh, eccetto quella volta che provai a fare i Brownies al cheesecake e fallii miseramente.

Ieri ho inviato un formulario ad un’agenzia di modelle a Milano. Vedremo. In fondo, visto che ora ho gli esami, in estate non ci sono, e in ottobre probabilmente sarò a Sydney o a Barcellona (ah, non ho detto; pare che non diano prestiti di studio all’infuori dell’UE) quasi quasi è meglio se non mi prendono.

Altrimenti, fuori il cielo è azzurro e splendido, sto ascoltando Eva Cassidy e la mia vita non potrebbe essere più felice.

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Cazzi e canguri

marzo 20, 2008

Questa storia dell’auto-sabotaggio deve finire. Ogni volta che devo andare da qualche parte, o fare qualcosa di importante, finisce che mi ammalo, ma è tutto nella mia testa. È oltremodo frustrante, è un circolo vizioso.
Però questa volta no, io venerdì salgo su quel cazzo di bus e mi faccio le 16 ore per andare in Repubblica Ceca. E basta. Non voglio sentir scuse.

Oggi faccio ancora il cheesecake al lampone, mi aiuterà a rilassarmi. A volte mi dico che al posto del liceo sarei dovuta andare a fare la cuoca.

Nelle news recenti: sto seriamente pensando di andare a fare l’università in Australia. Comunicazione con specializzazione in scrittura creativa, o una cosa del genere. Mancano i dindini e il coraggio si lasciare una vita per un continente nuovo. Ansie a mille, paure di perdere tutte le mie amicizie. Più che altro, è vero che se sono vere amicizie resisteranno alla lontananza, ma non credo di avere il fegato di testarle. Se non confermeranno le aspettative, allora io che farò?

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Profumi

marzo 1, 2008

Oggi ho fatto la torta più profumata che mi sia mai capitato di fare. Forse che, vista la mia sordità, i miei altri sensi si stanno sviluppando? Diventerò presto un supereroe.

Ad ogni modo, la ricetta in questione è la seguente:
Cheesecake ai lamponi
Per una teglia rotonda apribile di circa 22 cm
250 gr di lamponi
50 gr di zucchero a velo
1 cucchiaino di amido di mais
200 gr di biscotti (tipo Petit Beurre)
75 gr di burro
750 gr di quark alla panna
150 gr di zucchero
50 gr di farina
4 uova
1 tuorlo

1. Sobbollire a fuoco basso i lamponi con lo zucchero a velo per circa 5 minuti. Filtrare con un colino a maglia fine in un’altra padella. Far spiccare di nuovo il bollore, mescolare l’amido a 1-2 cucchiai d’acqua e aggiungerlo alla salsa. Mescolare finché non si addensa, raffreddare.
Un odore intenso di lamponi si sprigiona per tutta la cucina, anche se i lamponi erano surgelati. Non è solo perché sono i miei frutti preferiti, ma l’odore è associato a tantissimi ricordi della mia infanzia. E per la prima volta in questa settimana sono felice.

2. Foderare la teglia con carta da forno. Mettere i biscotti in un sacchetto e sbriciolarli (io ho usato un grosso cucchiaio tipo mestolo, ma in mancanza potete usare un po’ qualsiasi cosa… una scarpa, per esempio). Mescolare col burro fuso e distribuire il tutto sul fondo della teglia, premendo bene con un cucchiaio.
I Petit Beurres sbriciolati sono una meraviglia tutta loro, ma quando vi si aggiunge il burro fuso diventa un paradiso. Mi chiedo perché non si possano fare inalazioni con un profumo del genere, al posto che con l’eucalipto.

3. Scaldare il forno a 150°. Mescolare il quark, lo zucchero e la farina setacciata (la massa diventa piuttosto imponente verso la fine, quindi usate una scodella GRANDE). Incorporare le uova una a una, infine il tuorlo. Versare il composto nella teglia e sopra la crema una parte della salsa. (Ricordate che, se fatta colare dall’alto, la salsa tende a sprofondare nella crema e a non cuocere. Per farla rimanere in superficie, versate lentamente e con cura.) Con il manico tondo di un cucchiaio create un effetto variegato a piacere. Cuocere il cheesecake nella parte inferiore del forno per circa 45 minuti. Sfornare e far raffreddare completamente in frigo per un paio d’ore. Servire il resto della salsa con la torta.
Il sapore splendido rimane ed entra come profumo anche nel naso, consacrando questo dolce a puro godimento dei sensi.

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ottobre 15, 2007

Ieri verso la una e mezza, non riuscivo a dormire, e pensavo alla terribile cilecca che abbiamo fatto io e Crystal a Losanna. Tutte gasate avevamo comprato con una certa cura (30 secondi al supermercato MM) gli ingredienti indicati, era qualche settimana che ci esaltavamo per questi idolatrati Brownies al cheesecake e volevamo a tutti i costi provarli perché, diciamocelo, guardano fuori proprio bene. (Questo “guardar fuori” tra l’altro mi è stato indicato da Novella come non esistente in italiano corrente; siamo arrivate alla conclusione che si tratta di un ticinesismo direttamente disceso dal tedesco “aussehen”.)
Ad ogni modo, varii problemi hanno reso quello che doveva essere un meraviglioso pomeriggio dolciario un mezzo disastro:
1) le uova non si sono montate (io l’avevo detto che non si montavano, però Crystal continuava a ripetermi che le uove anche intere SI MONTANO, e visto che lei è pasticciera diplomata io ci credevo, ma per finire i fatti mi hanno dato ragione ! ha !) non si sa per quale strano incrocio astrale
2) non avevamo la pirofila adatta. Cavoletto indicava una teglia 20×20 (ma sinceramente 20×20 ??? CHI UTILIZZA UNA PIROFILA 20×20 ??? Ha forse un forno speciale per nani che è largo 20 cm ? boh) e noi ne abbiamo usata una che sarà stata 20×10.
Il risultato è stato una massa informe abnorme tubercolotica marrone che fuori era cotta/quasi-bruciata e all’interno era LIQUIDA. Quindi noi prese dal panico abbiamo cominciato a pasticciarci; tagliando, riinfornando, raffreddando, distruggendo. Per finire abbiamo buttato tutto. (o quasi)
Ieri sera però pensandoci sono arrivata alla conclusione che se invece di fare le isteriche avessimo messo il tutto a raffreddarsi per un’oretta, la ricetta sarebbe effettivamente stata un successo. Silly.

Dopo aver pensato questo avevo fame e ho pensato che era ora di fare un quaderno di ricette da portare con me quando andrò a studiare… ALTROVE. L’ho iniziato oggi. Per intanto contiene:
Gâteau Chocolat by Blandine
Brownies
Costata di lamponi con mascarpone
Asparagi al prosicutto gratinati
Torta di verdure

Se qualcuno vuole contribuire con buone ricette o avere queste è pregato di rivolgersi alla cassa.

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Una domenica di..

settembre 9, 2007

Era qualche mese ormai che non ascoltavo più L’orchestra di Piazza Vittorio perchè, dopo tutto quello che è successo mentre eravamo in Toscana, un po’ ero rimasta delusa, o forse piuttosto disillusa (il che potrebbe essere peggio). Ad ogni modo oggi iTunes ha colpito ancora con il suo shuffle, proponendomi a tradimento “Lammabede” mentre giocavo a carte con mia sorella. E l’ascolto mi ha dato talmente tanto piacere che ho deciso di perdonare tutto, dimenticare tutto, e basilarmente ecco; non ascolterò altro per i prossimi giorni (mesi ?).

Altro:
-Una voglia tremenda di fare questi, e se avete tempo e fame andate a farvi un giretto nel blog che è veramente succulento e sempre pieno di piatti sfiziosissimi !
-Se ancora non l’avete fatto, salvate PostSecret tra i vostri preferiti, e visitatelo ogni volta che si aggiorna, ovvero ogni domenica mattina. È davvero un appuntamento che non manco mai.
-LAM: 4 pagine scritte, 4 libri letti, 3 more to go, 91 giorni di tempo
-RUFUS: ho voglia di fare un nuovo picspam, 77 giorni al concerto OMGWTFBBQYAYw00t!!!1!11!one!!!eleven!